Ice Cube: con l’ossigeno attivo il ghiaccio è più sicuro

Ice Cube ha sviluppato e consolidato negli anni OX-ICE, un processo produttivo brevettato in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, che prevede l’arricchimento dell’acqua con ossigeno attivo prima del congelamento. Il risultato è un ghiaccio che possiede una barriera naturale protettiva contro le contaminazioni post-produzione, lungo tutta la filiera: dal confezionamento allo stoccaggio, fino all’utilizzo professionale.

OX-ICE è certificato da DNV secondo lo standard STP89 e si distingue per l’impiego controllato di perossido di idrogeno, che agisce come agente igienizzante naturale grazie ai radicali dell’ossigeno generati durante la sua decomposizione. Questi elementi permettono un’efficace azione contro microrganismi patogeni e contaminati ambientali.

I test comparativi condotti nel tempo hanno confermato l’efficacia di OX-ICE: in presenza di contaminazioni elevate, si registra un forte abbattimento delle cariche batteriche; in caso di contaminazioni lievi o moderate, i valori restano al di sotto dei limiti di legge per l’acqua potabile, garantendo la conformità del prodotto. L’uso sistematico di OX-ICE nei contesti professionali rappresenta quindi una scelta consapevole e responsabile per la sicurezza alimentare.

OX-ICE è solo uno degli elementi che dimostrano la costante attenzione di Ice Cube verso l’innovazione e la qualità. L’azienda utilizza energia rinnovabile grazie a impianti fotovoltaici e si distingue come unico produttore di ghiaccio alimentare in Europa a proporre packaging compostabile e biodegradabile al 100%, certificato OK COMPOST, con un ridotto utilizzo di inchiostri per ridurre l’impatto ambientale.


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